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Il gioco libero autogestito nei bambini con disturbo dello spettro autistico

07-04-2023 17:49

Emidio Tribulato

Terapie, Gioco libero autogestito,

Il gioco libero autogestito nei bambini con disturbo dello spettro autistico

Il Gioco Libelro Autogestito permette ai genitori di costruire con il loro figlio una relazione particolarmente efficace nel liberarlo dalla chiusura autistica.

Il Gioco Libero Autogestito nei bambini con disturbo dello spettro autistico

 

Il gioco libero ha varie finalità ed è un elemento centrale nella vita e nello sviluppo del bambino. Mediante quest’attività tutti i minori  con normali capacità di socializzazione e integrazione hanno la possibilità di esplorare il mondo che li circonda ma anche se stessi. Mediante il gioco libero hanno la possibilità di conoscere, comunicare  e sviluppare la loro creatività e fantasia; rafforzando, controllando e modulando nel contempo le proprie emozioni ed i propri impulsi, così da liberarsi dalle paure, dalle ansie, ma anche dall'aggressività repressa.

Poiché proprio per le loro difficoltà nell’integrazione e nella socializzazione i bambini con disturbo della sfera autistica non riescono a ben giocare con i coetanei, mentre non sopportano e non accettano le indicazioni e le richieste che provengono dagli adulti, questi piccoli sono in realtà deprivati del più importante strumento di crescita che la natura mette loro disposizione. Per tali motivi presso il Centro Studi Logos della nostra città abbiamo studiato e messo a punto una particolare tecnica terapeutica che abbiamo chiamato “Gioco Libero Autogestito”[1] con l’intento di superare i limiti presenti in questi bambini. In questa particolare tecnica terapeutica è il bambino stesso a scegliere il gioco o l’attività da effettuare. L’adulto che può essere un genitore, un educatore o un terapeuta, come fosse un compagno di giochi particolarmente disponibile, affettuoso, paziente e attento ai bisogni del minore, avrà soltanto l’importante compito di aiutare, incoraggiare e sostenere il bambino nelle sue attività e nelle sue istanze del momento, impegnandosi nel contempo a comunicargli una presenza rispettosa, attenta e disponibile. In tal modo l'adulto senza mai criticare o mettere in discussione quello che egli fa o non fa, potrà accoglierà più facilmente le paure, le ansie e i bisogni del minore. Abbiamo più volte potuto constatare come questa possibilità di giocare, unita a una vicinanza dell’adulto, fatta di affettuosa e rispettosa attenzione, permette a questi piccoli di ottenere una migliore serenità interiore e una maggiore fiducia negli altri, nel mondo e in se stessi, con conseguente notevole miglioramento dei sintomi presenti in questa grave patologia. 
 

[1] Tribulato Emidio, Autismo e Gioco Libero Autogestito, Franco Angeli Editore, Milano, 2013.